il Santo Patrono, San Giovanni Crisostomo

San Giovanni Crisostomo, fuoco di Dio
San Giovanni Crisostomo, fuoco di Dio

Arcivescovo di Costantinopoli, Dottore della Chiesa

Le origini e la formazione

San Giovanni Crisostomo nacque ad Antiochia intorno al 350 da una famiglia di elevata condizione sociale. Come era consuetudine del tempo, fu educato alla fede cristiana dalla pia madre Antusa, rimasta vedova all’età di appena vent’anni. Giovanni ricevette il battesimo in età adulta, nel 372, dopo aver studiato la Sacra Dottrina insieme al futuro vescovo Teodoro di Mopsuestia.

Inizialmente condusse una vita di austero ascetismo nella casa materna, poi si ritirò per quattro anni sotto la guida di un anziano anacoreta e per altri due anni visse da eremita in una regione montuosa nei pressi della città.

Il ministero sacerdotale

Costretto dalla salute cagionevole a tornare in città, fu ordinato diacono nel 381 e presbitero nel 386. Per dodici anni, fino al 397, ebbe l’incarico della predicazione nella cattedrale di Antiochia, conquistandosi rapidamente la fama di magnifico oratore.

Nel 397, alla morte del vescovo Nettario, Giovanni fu eletto arcivescovo di Costantinopoli. Nonostante la sua iniziale riluttanza, l’imperatore lo fece condurre nella capitale con uno stratagemma, e fu consacrato arcivescovo il 26 febbraio 398.

L’episcopato a Costantinopoli

Il nuovo presule diede immediatamente esempio di grande semplicità e austerità di vita, destinando le proprie ricchezze alla fondazione di ospedali e all’assistenza dei poveri. Il suo impegno nel riformare gli abusi del clero gli procurò tuttavia l’ostilità di molti. Quando in un sinodo a Efeso fece deporre alcuni vescovi simoniaci e si attirò, per il suo rigore morale, l’avversione dell’imperatrice Eudossia, i malcontenti iniziarono ad agitarsi contro di lui, guidati dall’ambizioso Teofilo di Alessandria.

L’esilio e la morte

Nel 402 Teofilo fu convocato a Costantinopoli per rispondere di varie accuse, ma passò al contrattacco accusando Giovanni Crisostomo, che fu processato, dichiarato deposto ed esiliato dall’imperatore. Benché richiamato già l’indomani, la sua vita nella capitale rimase difficile a causa dei continui intrighi.

La tensione tra sostenitori e avversari del vescovo si fece sempre più aspra. Fallito il tentativo di deporlo tramite un altro sinodo, i suoi nemici ottennero dall’imperatore un nuovo decreto di esilio il 9 giugno 404. Giovanni Crisostomo morì il 14 settembre 407 in una remota regione del Ponto.

Il grande predicatore

San Giovanni Crisostomo fu anzitutto pastore d’anime e predicatore. I contemporanei e le generazioni successive non si stancarono mai di proclamarlo il più grande oratore della Chiesa greca. Papa Pio X lo proclamò patrono dei predicatori cristiani.

La sua produzione letteraria supera quella di tutti gli altri scrittori orientali giunti fino a noi; in Occidente solo sant’Agostino può essergli paragonato. I suoi scritti costituiscono una miniera inesauribile non solo per i teologi, ma anche per archeologi e storici della cultura.

Ciò che conquista nei discorsi del Crisostomo è il contenuto profondo unito all’efficace esposizione oratoria, che coniuga perfettamente lo spirito cristiano con l’eleganza ellenica della forma. I suoi sermoni, che duravano talvolta anche due ore, non stancavano mai grazie alle vivaci immagini e ai paragoni, ai collegamenti con eventi contemporanei e alle interessanti digressioni.

Le opere principali

Omelie

Contro i giudei di Antiochia: Otto omelie pronunciate tra il 386 e il 387.

Sull’incomprensibilità di Dio: Cinque omelie contro gli anomei, che negavano la consustanzialità del Figlio con il Padre. Giovanni afferma l’impenetrabilità di Dio alla ragione umana, che deve arrendersi di fronte al mistero trinitario.

Sulle statue: Ventuno discorsi del 387, rivolti al popolo di Antiochia ribellatosi all’aumento delle tasse imposto da Teodosio. Di fronte alle minacce imperiali, Giovanni incoraggia i fedeli pur criticando le passioni eccessive e gli spettacoli licenziosi.

Catechesi battesimali: Ampia serie di discorsi del 390 per preparare i catecumeni al battesimo, preziosa testimonianza della liturgia battesimale del IV secolo.

Omelie esegetiche: Interpretazioni della Genesi, dei Salmi, dei Vangeli, degli Atti e delle lettere paoline. Rifiutando l’allegoria, Giovanni cerca nei testi insegnamenti morali pratici per il miglioramento della vita quotidiana.

Su Eutropio: Due omelie del 399 in difesa del potente favorito dell’imperatore Arcadio caduto in disgrazia, mostrando l’instabilità della gloria umana.

Omelie costantinopolitane: La prima, pronunciata prima dell’esilio nel 403, rassicura i fedeli sull’invincibilità della Chiesa; la seconda ringrazia per il ritorno dall’esilio.

Trattati

Esortazione a Teodoro: Invito alla vita monastica rivolto a un amico che aveva abbandonato il monachesimo.

Contro gli avversari della vita monastica: Trattato in tre libri contro gli attacchi alla vita ascetica.

Paragone tra il monaco e il sovrano: Sviluppo cristiano del celebre parallelo platonico tra filosofo e tiranno.

A Stagirio: Discorso consolatorio per un amico vittima degli eccessi ascetici.

Sul sacerdozio: Capolavoro tra i trattati, dialogo in sei libri che definisce l’eloquenza cristiana e stabilisce le regole della vita sacerdotale.

Epistolario

Le 236 lettere, documento degli ultimi quattro anni di esilio, sono preziose testimonianze degli eventi di cui fu protagonista e vittima, offrendo uno spaccato del suo fervore sacerdotale.

L’eredità spirituale

L’immensa produzione di San Giovanni Crisostomo rappresenta il vertice dell’eloquenza cristiana antica. La sua vasta cultura retorica e filosofica si manifesta nell’impostazione dei discorsi: Platone è il modello per la struttura dei trattati, Demostene per le orazioni. Lo stile è improntato al puro atticismo, privo di eccessi ornamentali.

Ma se nel suo maestro Libanio questi modelli rimanevano puri espedienti retorici, Giovanni merita veramente il soprannome di “Bocca d’Oro” (Crisostomo) perché ne ha fatto strumento di espressione di verità profondamente radicate nella sua personalità di uomo e sacerdote attento ai bisogni dei fedeli.

Le qualità morali e letterarie della sua eloquenza trovano conferma nell’impegno contro gli eccessi morali, criticati come causa del diffuso pauperismo dell’epoca. Dei conflitti e delle ingiustizie del tardo IV secolo, Giovanni offre un quadro letterariamente e storicamente più soddisfacente rispetto ai suoi contemporanei.

FAQ

Quando e dove nacque San Giovanni Crisostomo?

San Giovanni Crisostomo nacque attorno all’anno 350 ad Antiochia.Antiochia di Siria

Quando fu consacrato San Giovanni Crisostomo?

Fu consacrato diacono nel 381 e sacerdote nel 386.San Giovanni Crisostomo

Quando e dove morì San Giovanni Crisostomo?

San Giovanni Crisostomo morì il 14 settembre del 407 in una lontana regione del Ponto
.Menologio di Basilio II, Traslazione del corpo di s. Giovanni Crisostomo

Approfondimenti

UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL SOMMO PONTEFICE – SAN GIOVANNI CRISOSTOMO

Vatican News – San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa

Chiesa di Milano – San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa

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