XXXIII domenica del Tempo Ordinario – anno C

Pregando la Parola

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Parola del Signore.

Con quanta facilità, Signore, ci fermiamo all’apparire, alle cose esteriori che ci possono colpire, catturare per il fascino della suggestione. Viviamo una vita di epidermide, superficiale che, a lungo andare, rischia di diventare persino “superflua” per noi e per gli altri…quasi “insignificante”. Ma tu, o Maestro, ci insegni ad andare in profondità, alla sostanza – no, meglio – al cuore delle cose, imparando a mettere cuore in tutto ciò che siamo e facciamo. Allora daremo ampiezza, spessore e valore, al nostro qui e ora con quella pienezza di vita che resta per sempre; anche se non resta pietra su pietra di ciò che appare; anche se infuriano venti di guerra; anche se insorgono i popoli, si oscurano i cieli e la violenza di quanti vorrebbero cancellare il bene, con l’arroganza del male, imperversa pure contro di noi.
Concedici il dono del discernimento per non seguire i profeti di sventura, i millantatori di verità effimere e possibilità illusorie. Facci capaci di quel silenzio imprescindibile per ascoltare la tua Parola, non seguendo la suadente voce del mondo che promette molto e depaupera di tutto.
Donaci la virtù della perseveranza nell’andar oltre: oltre l’apparire, oltre il male, oltre le suggestioni; oltre gli accadimenti, sapendo leggere in ogni cosa un’opportunità per testimoniare che siamo tuoi.
Non solo tuoi discepoli, non tuoi amici, non tuoi fratelli e sorelle…ma semplicemente “tuoi”.
Ti apparteniamo!
Siamo tuoi nell’edificare l’unico tempio che resta per sempre: il tuo corpo.
Donaci questo sguardo penetrante, quest’anima contemplante, questo cuore amante, ora e in eterno.

Amen