Battesimo del Signore – anno A

Pregando la Parola

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore.

Che siamo figli amati è un dato di realtà che prescinde da noi, Signore, ma concerne la natura stessa del Padre, amorevole verso tutti i suoi figli solo perché son figli.
L’amarci è dono Suo!
A noi la responsabilità di scoprire come poter essere il Suo compiacimento, la Sua gioia.
L’amarLo è responsabilità nostra!
Come?
Ascoltando te, o Maestro, che ci indichi la strada per essere figli, come tu – Figlio Unigenito – lo sei stato nei panni nostri mortali.
In che modo?
Adempiendo ogni giustizia.
Quale?
Quella dell’umiltà che sa immergersi fin nell’abisso.
“Immergendoci” come te nella storia, negli eventi, nelle vicende di questa umanità segnata dal male, dal peccato e finanche la morte.
Perché?
Perché solo nell’umiltà di chi si abbassa, si spoglia, discende fin nell’abisso, facendosi solidale con ogni diseredato “votato alla morte”, in quest’umano esistere, si può essere non solo risollevati ma pure risollevare ciascuno assieme a noi.
Entrare per poter uscire.
Immergersi per riemergere.
Abbassarsi per elevare.
Umiliarsi per esaltare.
Morire per risorgere!
Allora potremo noi pure come te, Signore Gesù, sentire il Suo amore, percepire l’essere amati, vivere dell’amore che è lo Spirito…
In altre parole – pur con la fatica del nascondimento; pur col disagio del “farci uno” con ciò che non sentiamo amabile; pur con le spalle gravate dal peso dell’obbedienza – potremo alzare il capo e vedere.
Che cosa?
I Cieli aperti sopra noi
e udire la voce benevola
dell’Eterno Padre, che brilla su di noi!

Amen